mercoledì 23 gennaio 2013

IL CORPO FILOSOFICO

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ThinkerFood è un approccio filosofico alla sensorialità, un rivoluzionario sguardo sulla trama profonda che lega, in ciascuno di noi, l'essere e l'avere. Siamo infatti abituati, per cultura ed educazione, a non sentire il nostro pensiero o a non pensare il nostro percepire, se non nella distinzione tra un concreto e materiale toccare e un elevato e superbo teorizzare. Ma la realtà e per realtà intendo la nostra autentica maniera d'essere, è ben altra! Siamo un corpo pensante. Siamo immersi nella nervatura della nostra carne e della nostra pelle. Siamo intrisi di un percepire incessante che si dirama fino a farsi in noi pensiero e parola. La nostra identità è legata alla multi-sensorialità che ci rende esseri unici e irripetibili. Siamo dunque un corpo filosofico in cui impariamo la sapienza di degustare il reale in un gioco dialettico tra senso e pensiero. 

Il corpo umano é sicuramente un oggetto. Lo si può contemplare dall'esterno e tenerlo in tal modo a "distanza". È il corpo degli altri: un corpo in mezzo agli altri, ma che nondimeno non cessa di rinviare a una presenza diversa da quella degli altri oggetti materiali; un corpo che permette l'accesso a un'immagine, ad un simulacro ma che nel contempo rinvia all'essere stesso della persona che ci si ritrova dinanzi. Ma è anche il nostro corpo: un corpo immagine che possiamo contemplare in uno specchio; un corpo diviso, come quando guardiamo mani e piedi; un corpo che nondimeno cammina quando camminiamo e che soffre e gioisce quando soffriamo e quando gioiamo. (...) L'esperienza quotidiana scombina la distinzione tra soggetto ed oggetto perchè il corpo umano è assieme tanto un corpo soggetto quanto un corpo oggetto, il corpo che si ha e il corpo che si è. (...) Ognuno di noi è sia un corpo fisico proiettato nel mondo "di fuori" sia un corpo psichico che rimanda al "di dentro" dell'essere. L'essere umano è una persona incarnata: senza corpo non esisterebbe; tramite il corpo è legato alla materialità del mondo. Per questo l'esperienza del corpo è sempre duplice: intratteniamo con esso una relazione che è insieme strumentale e costitutiva. Il corpo celebra la vita e le sue possibilità ma proclama altresì la finitudine di ognuno. (...) Stazioniamo sempre in una zona di confine tra l'essere e l'avere. Noi siamo esattamente ciò che siamo, perchè siamo il corpo che possediamo.
 Michela Marzano, La filosofia del corpo

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